Dichiarazioni di Fede

Fondamentali della

Yeshivat HaDerek

Vuoi sapere in cosa crediamo? Consulta le nostre dichiarazioni di fede per iniziare a conoscerci.

In primo luogo, va compreso che il movimento messianico non è né una "denominazione" né un'organizzazione avente un organo di governo centrale. Sebbene ci siano molti eccellenti teologi messianici, non esiste una teologia messianica ampiamente accettata. 

Il movimento è composto sia da Ebrei che da non-Ebrei che cercano di riportare allo stato originario il rapporto con il Creatore (Dio e lo stile di vita praticato dal Figlio di Dio e insegnato a i suoi dodici discepoli durante la Sua incarnazione come Yeshua di Nazareth). Poiché coloro che seguirono il Messia durante il primo secolo di quest'era erano quasi esclusivamente Ebrei, il movimento messianico è essenzialmente ebraico e la maggior parte dei messianici lo vede giustamente come un ramo del giudaismo biblico insieme al giudaismo ortodosso, al giudaismo conservatore, al giudaismo riformato e (in misura molto minore) giudaismo ricostruzionista, sebbene la maggior parte dei messianici probabilmente rinnegherebbe qualsiasi associazione con l'ebraismo umanistico. E poiché il Messia tornerà presto per stabilire la Sua sede di governo in un Israele restaurato, è del tutto appropriato e corretto che torniamo alla forma di adorazione che Egli vi stabilì.

Sia gli antichi profeti Ebrei che l'Apocalisse ci dicono che nell'Era del Regno o "Era Messianica" tutte le nazioni del mondo verranno in Israele per adorare il Signore (Zc 8:23; Is 60:9-19; Ap 15:3-4). E quindi è giusto che tutti i discepoli del Messia osservino la Parola di Dio in preparazione al Regno che viene (Olam HaBa).

Come hanno detto i saggi: «Ovunque ci siano due rabbini ci saranno tre opinioni». E così è con il Movimento Messianico. Probabilmente ci sono quasi tante diverse espressioni della fede messianica quante sono le singole congregazioni.

In questa sede abbiamo definito quelli che consideriamo i requisiti fondamentali, o il “comune denominatore” se volete, della Fede Biblica. Sulle dichiarazioni di fede fondamentali non scendiamo a compromessi, sono insindacabili.

  1. Crediamo che HaShem è uno e non ci sono altri déi all'infuori di Lui. Egli è il Primo e l'Ultimo e nulla può essere comparato a Lui. Il Creatore di tutte le cose si è rivelato alla Sua creazione attraverso il Suo "Nome" personale rappresentato dal Tetragramma. Egli ha rivelato che nella Sua natura divina è un'unità inseparabile; HaShem è Uno e c'è solo un HaShem (Dt 6:4).
  2. Crediamo che HaShem non è la prima Persona della Trinità, cioè "il Padre", ma è la totalità della Divinità.
  3. Crediamo che in un modo che è totalmente al di là della comprensione umana, HaShem sussiste in tre Persone: HaAv (il Padre), HaBen (il Figlio Yeshua) e Ruach HaQodesh (Spirito Santo). Eppure, tutte e tre le Persone hanno un solo Nome (Mt 28:19). Tutti e tre sono lo stesso e unico HaShem.
  4. Crediamo che la Bibbia, da Genesi ad Apocalisse, costituisce l'ispirata, unica, infallibile e autorevole Parola di HaShem. Tutta la Scrittura è stata data per mezzo dell'ispirazione della terza Persona divina, Ruach di HaShem, e va usata per la dottrina, la riprensione, la correzione e per l'istruzione alla giustizia (2Tim 3:16).
  5. Crediamo  che Yeshua è il Messia d'Israele e il salvatore del mondo. Egli è HaShem venuto nella carne (1Tim 3:16). Nacque da una vergine (Is 7:14; Mt 1:23; Lc 1:26-27,34). Visse una vita senza peccato e osservante la Torah (Eb 4:15; 1Pt 2:21-23; 2Cor 5:21) e insegnò ai suoi discepoli a fare altrettanto (Mt 5:19). Morì di una morte espiatoria come il pagamento pieno e completo del nostro debito di peccato verso Dio (1Gv 4:10; 1Pt 2:24), è risorto dai morti (1Cor 15:3-5), è asceso alla destra del Padre (Mc 16:19) ed ora è glorificato con ogni potenza in cielo e in terra (Mt 24:30; Ef 1:19-21; Flp 3:20-21; Eb 1:3; Ap 4:11). Ritornerà fisicamente (At 1:9-11) come Re dei re e Signore dei signori (1Tim 6:15; Ap 19:16) per governare e regnare sulla Terra per mille anni dal trono del suo antenato David a Gerusalemme (Zc 14:9; Lc 1:32; At 2:30; 15:13-16).
  6. Crediamo che tutti gli esseri umani hanno peccato (1Gv 3:4) e sono passibili di condanna davanti a Dio. Essi hanno bisogno della salvezza fornita dalla grazia di HaShem attraverso l'opera espiatoria di Yeshua come nostro ultimo e definitivo Agnello sacrificale (Sl 14:3; Rm 3:23).
  7. Crediamo che a tutti coloro che credono e confidano in modo esperienziale che Yeshua è il Messia promesso, cioè HaShem venuto nella carne, che è morto come nostro Agnello pasquale (1Cor 5:7) ed è risorto, gli sono perdonati i peccati ed entrano in un'alleanza rinnovata con HaShem attraverso Yeshua, e quindi diventano eredi di tutte le promesse incondizionate che HaShem fece con Avraham e Israel (Rm 4; 9; 10:9-11).
  8. Crediamo che la Ruach HaQodesh dimori permanentemente in tutti i veri credenti per guidarli, assisterli, istruirli, confortarli e autorizzarli a vivere una vita retta e a servire il Corpo del Messia come sacerdozio regale di credenti (Gv 14:26; 1Cor 12:1-13; 14:26; At 2:1-9; Rm 12:3-21; Ef 1:13; 1Pt 2:4-5).
  9. Crediamo che la promessa di una fede fedele in Yeshua è la risurrezione dai morti, la vita eterna e il governo con Yeshua per sempre nel luogo dove regnerà. Yeshua regnerà presto a Gerusalemme e infine nella Nuova Gerusalemme nella Nuova Creazione per sempre (Gv 5:28-29; Ap 19-22; 20:11-15).
  10. Crediamo che la punizione che attende coloro che rifiutano Yeshua è la separazione eterna da HaShem nella geenna (Mt 25:31-46; Ap 20).
  11. Crediamo che l'ultimo Piano divino per Israel è di riportare il resto di Yehudah (Giuda), che è il fedele popolo ebraico, e il resto di coloro che erano formalmente Gentili (pagani), ma che sono stati recuperati dal mondo mediante la fede in Yeshua, insieme e uniti in una nazione santa d'Israel sotto un solo Pastore, Yeshua il Messia. Questa è una parte necessaria della restaurazione di tutte le cose dette dai profeti (Ez 37; Os 1-2; Rm 9:26; At 3:16-26).
  12. Crediamo che lo Shabbat è il giorno santo creato da HaShem (non da Israel), che Egli diede all'umanità (e non  solo  a Israel) e con il quale fece alleanza con il Suo popolo come segno perenne. Lo Shabbat del settimo giorno fu istituito migliaia di anni prima che la Torah fosse data al Sinay; quando fu dato lo Shabbat, Israel non c'era ancora (Gn 2:2-3; Es 31:12-16; Is 58:13-14). Il settimo giorno di Shabbat è il vero giorno del Signore Yeshua (Mt 12:8). Da nessuna parte negli Scritti Apostolici il quarto comandamento (Es 20:8-11), o uno qualsiasi degli altri nove, è stato mai abrogato o modificato. Sono solo amplificati e spiegati per la loro corretta applicazione.
  13. Crediamo che l'intera Torah di HaShem (sia il Tanakh che gli Scritti Apostolici) è l'Istruzione di un Padre amorevole e misericordioso verso i Suoi figli. È la legge perfetta e immutabile che ci dà la libertà (Sl 119:44-45; Gm 2:24-26). I comandamenti di HaShem non passeranno (cioè scompariranno) finché il cielo e la terra non saranno i primi a passare (Mt 5:17-20). Il popolo di HaShem si diletta nelle Sue istruzioni (Sl 1:2). La Torah non è stata data per la salvezza. È l'amorevole istruzione di come dovrebbe vivere un popolo redento. Yeshua osservò i comandamenti di Suo Padre e visse nel Suo amore. Ci viene ordinato di camminare come Lui camminò; chi dice di conoscere il Signore ma non osserva la Sua Parola è un bugiardo (1Gv 2:3-6). Dobbiamo obbedire ai comandamenti di HaShem e attenerci alla testimonianza di Yeshua (Ap 12:17). Coloro che sono attenti nel camminare nella Torah di HaShem saranno chiamati grandi nel Regno; coloro che invece non camminano nella Torah di HaShem saranno chiamati minimi nel Regno (Mt 5:19).
  14. Crediamo che i discepoli Ebrei di Yeshua sono chiamati a mantenere la loro eredità ebraica biblica e a rimanere una parte del loro popolo d'Israel e del corpo universale dei credenti. Questo fa parte della loro identità e una testimonianza della fedeltà di Dio.
  15. Crediamo che i credenti non Ebrei nel Messia sono innestati nell'olivo ebraico (Rm 11) e adottati sia spiritualmente che legalmente nella famiglia di Avraham, Ytzchaq e Yaaqov (Abramo, Isacco e Giacobbe). Sono quindi coeredi e partecipi delle alleanze incondizionate che HaShem ha stretto con Israele. Sono incoraggiati a comprendere e apprezzare le loro radici nel giudaismo biblico, e di conseguenza dovrebbero camminare in obbedienza alla Torah etica, morale e spirituale, e sono incoraggiati a sostenere gli interessi degli Ebrei nel mondo come membri adottivi della famiglia di Yaaqov (Israele).
Nota Conclusiva

Alcuni gruppi messianici fanno una distinzione tra credenti messianici Ebrei e non-Ebrei e affermano che questi ultimi non hanno alcun obbligo di obbedire alla Torah, ma che sono invitati a farlo solo se si sentono guidati dalla Ruach HaQodesh. Questo non solo è contrario all'insegnamento della Scrittura, ma smentisce anche l'affermazione che i credenti non-Ebrei sono effettivamente pienamente adottati e innestati in Israele, e li imposta come "cittadini di seconda classe" del Commonwealth d'Israele. Credo che tutti i membri di una famiglia dovrebbero essere tenuti agli stessi obblighi di quella famiglia. Credo anche che HaShem abbia uno, e uno solo, Standard di Rettitudine in base al quale tutta l'umanità sarà giudicata secondo le proprie opere.