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Asset scolastico

Aggiornato il 03/08/2025

Carriera e crescita nella Yeshivah

Scopri come diventare un docente o direttore della Yeshivat HaDerek.

Studenti con e senza kehillah

Interazione tra studenti senza/con kehillah e i docenti.

Ruoli e incarichi vari

Nella nostra Yeshivah non si sta con le mani in mano: si collabora!


 Crescita e carriera nella Yeshivat HaDerek

La nostra scuola non forma solo studenti, ma anche potenziali insegnanti!

Chi può/non può insegnare alla Yeshivat HaDerek?

La Yeshivat HaDerek si propone di formare discepoli maturi, saldamente radicati nelle Scritture, con l’obiettivo di prepararli non solo come studenti modello, ma anche come potenziali insegnanti al servizio sia della Yeshivah che delle comunità locali di appartenenza.

Questa opportunità è aperta a uomini e donne, indipendentemente dal titolo di studio posseduto (dalla licenza elementare al dottorato di ricerca), purché dimostrino non soltanto una solida acquisizione delle conoscenze acquisite nella nostra scuola, ma soprattutto l’evidenza di carismi spirituali coerenti con il ministero dell’insegnamento — in particolare il dono della parola di sapienza e il parola di conoscenza (1 Corinzi 1,5; 12,8).

Coloro che non manifestano tali doni, pur potendo crescere nel discepolato, non potranno assumere ruoli d’insegnamento, secondo l’ammonimento delle Scritture: «Non siate in molti a fare da maestri» (Giacomo 3,1).

In ogni caso, nessuno potrà essere investito ufficialmente di incarichi didattici senza aver prima completato svolto i corsi degli anni Alef, Bet, Gimel e Dalet insieme ai corsi avanzati dell'anno Dalet (Teologia Messianica) e altri eventualmente indicati dalla Direzione. Solo un cammino di obbedienza, alta preparazione e discernimento potrà confermare la chiamata all’insegnamento.

Per entrare a far parte del corpo docenti ufficiale della Yeshivat HaDerek ed essere riconosciuti come morim (guide, insegnanti), è necessario aver completato con successo almeno otto moduli del corso di Teologia Messianica e aver sviluppato una specializzazione in almeno uno di essi. Ciascun docente verrà inserito nella sezione Organico, con un profilo pubblico che ne specificherà l’area di insegnamento.

Ogni insegnante sarà incoraggiato a servire nella disciplina che meglio riflette le sue inclinazioni, competenze e vocazione spirituale, affinché l’insegnamento sia esercitato con passione, autenticità e responsabilità.

Si precisa che qualsiasi riconoscimento di doni di grazia (charismata) o incarichi di servizio (diakonia) all’interno della Yeshivat HaDerek ha valore collaborativo e ufficioso. In accordo con le Scritture, il conferimento ufficiale di un ministero o carisma attraverso l’imposizione delle mani compete agli anziani della propria comunità di appartenenza qualora se ne avesse una (1 Timoteo 4,14; 2 Timoteo 1,6; Ebrei 6,2).

Sarà premura del direttore della scuola riconoscere in uno studente senza chiesa (quindi discepolo della Yeshivat HaDerek) una particolare vocazione.

Tuttavia, la Yeshivat HaDerek non ordina ministri in senso formale, ma si prefigge di equipaggiare discepoli, futuri insegnanti e ministri del Vangelo, sia già attivi nelle loro chiese locali, sia in fase di formazione, offrendo strumenti, accompagnamento e discernimento spirituale.

La Yeshivat HaDerek desidera essere un porto sicuro per coloro che, in determinati momenti della loro vita, si trovano privi di una comunità locale. Tuttavia, la visione della Yeshivah non è quella di sostituirsi alla comunità, ma di incoraggiare ogni studente a cercare con perseveranza la guida del Signore affinché lo conduca verso una realtà comunitaria viva, autentica e radicata nella fede.

Sebbene sia consapevole delle difficoltà e delle sfide che molte assemblee stanno affrontando nel tempo presente, la Yeshivah resta fermamente convinta che il piccolo gregge di Yeshua sia presente in ogni parte del mondo, pronto a rispondere alla Sua voce.

La partecipazione attiva a una comunità locale non è solo un antidoto contro l’isolamento spirituale e relazionale, ma costituisce un terreno fertile per applicare ciò che si apprende nella Yeshivah. Il discepolato, infatti, trova il suo compimento non solo nell'acquisizione di informazioni, ma soprattutto nel servizio comunitario, nella comunione fraterna e nella trasmissione della Parola vissuta.

Senza questo contatto concreto con il Corpo del Messia, il discepolato rischia di rimanere sterile. La Yeshivah è un punto di partenza: un luogo di equipaggiamento, incoraggiamento e visione, ma non il traguardo finale del cammino.

La Yeshivat HaDerek desidera essere un porto sicuro per coloro che, in determinati momenti della loro vita, si trovano privi di una comunità locale. Tuttavia, la visione della Yeshivah non è quella di sostituirsi alla comunità, ma di incoraggiare ogni studente a cercare con perseveranza la guida del Signore affinché lo conduca verso una realtà comunitaria viva, autentica e radicata nella fede.

Sebbene sia consapevole delle difficoltà e delle sfide che molte assemblee stanno affrontando nel tempo presente, la Yeshivah resta fermamente convinta che il piccolo gregge di Yeshua sia presente in ogni parte del mondo, pronto a rispondere alla Sua voce.

La partecipazione attiva a una comunità locale non è solo un antidoto contro l’isolamento spirituale e relazionale, ma costituisce un terreno fertile per applicare ciò che si apprende nella Yeshivah. Il discepolato, infatti, trova il suo compimento non solo nell'acquisizione di informazioni, ma soprattutto nel servizio comunitario, nella comunione fraterna e nella trasmissione della Parola vissuta.

Senza questo contatto concreto con il Corpo del Messia, il discepolato rischia di rimanere sterile. La Yeshivah è un punto di partenza: un luogo di equipaggiamento, incoraggiamento e visione, ma non il traguardo finale del cammino.

Gli studenti che completeranno l’intero percorso di Teologia Messianica, composto da minimo dieci moduli, potranno accedere alla possibilità di essere nominati Vice-Direttore o Vice-Direttrice ufficiale della Yeshivat HaDerek. Tale figura avrà il compito di rappresentare e sostituire il direttore in sua assenza, assumendo responsabilità operative e di coordinamento all’interno della scuola

Modalità d’esame

Per essere considerati idonei alla nomina, sarà necessario sostenere un esame articolato in tre fasi per ciascun modulo del percorso, secondo la seguente distribuzione dei punteggi:

  • Tesina scritta (su traccia assegnata dal docente) – 30% del voto finale
  • Scritto supervisionato in presenza via ZOOM50% del voto finale
  • Esame orale in presenza via ZOOM20% del voto finale

Il punteggio finale per ciascun modulo contribuirà alla media complessiva. Il requisito minimo di ammissione per la valutazione finale è di 91/100, soglia non derogabile.

Requisiti di Leadership

La valutazione per la nomina non si baserà esclusivamente sul risultato accademico. Costituirà elemento fondamentale, e persino prioritario, la dimostrazione di evidenti capacità di gestione, visione e organizzazione, coerenti con i doni di governo menzionati in 1 Corinzi 12,28. La Direzione valuterà attentamente l’idoneità personale del candidato, riservandosi la facoltà insindacabile di accettare o respingere la candidatura anche a fronte di voti eccellenti.

Incarichi Didattici del Vice-Direttore

Il Vice-Direttore potrà assumere anche incarichi di insegnamento, compatibilmente con le sue capacità, preparazione specifica e inclinazione ai doni spirituali ricevuti, secondo quanto stabilito negli articoli precedenti relativi al corpo docenti.

La nomina a Vice-Direttore è un riconoscimento di responsabilità, servizio e maturità spirituale, non un titolo onorifico. Essa richiede umiltà, dedizione e fedeltà alla visione della Yeshivat HaDerek.

Gli studenti esteri della Yeshivat HaDerek che dimostrino maturità spirituale, competenza teologica, attitudine alla leadership e un forte radicamento nella visione della scuola, potranno essere candidati alla nomina di direttore o direttrice di una Yeshivah locale operante nella propria lingua e contesto culturale.

Tale nomina sarà possibile previa formazione specifica e personalizzata fornita dal Direttore Daniele Salamone, finalizzata a trasmettere in modo fedele i principi, la struttura e le modalità operative della Yeshivat HaDerek.

La costituzione di una Yeshivah estera sarà valutata con particolare attenzione, tenendo conto delle caratteristiche spirituali, logistiche e culturali del Paese di riferimento. La Direzione centrale manterrà un rapporto di collaborazione e supervisione spirituale con le sedi estere, affinché vi sia continuità di visione, dottrina e discepolato.

Il direttore o la direttrice locale opererà in piena autonomia all’interno del proprio Paese e nella propria lingua, sotto la guida dello Spirito Santo, e in conformità ai principi fondanti della Yeshivat HaDerek. Il Direttore nonché fondatore della "scuola madre" Daniele Salamone non eserciterà autorità gerarchica né di controllo sulle sedi estere, ma si limiterà a offrire sostegno, formazione iniziale e comunione fraterna, gioendo sinceramente per l’espansione dell’opera anche in altri contesti geografici e culturali. La missione della Yeshivat HaDerek, infatti, non è costruire un’organizzazione centralizzata, ma contribuire all’espansione e al potenziamento del Regno del Messia Yeshua attraverso la formazione di discepoli maturi, integri e consacrati, ovunque essi si trovino nel mondo.

 Ruoli e incarichi vari

La Scrittura ci ammonisce a non essere solo uditori, ma soprattutto dei facitori della Parola.

All’interno della Yeshivat HaDerek, i ruoli e gli incarichi cosiddetti “secondari” — ovvero non strettamente legati all’insegnamento ma utili alla vita e al funzionamento della scuola — vengono assegnati tenendo conto delle inclinazioni personali, delle attitudini spirituali e della disponibilità concreta di tempo da parte di ciascuno studente.

I nuovi studenti potranno essere presi in considerazione per tali incarichi solo dopo almeno sei mesi di frequenza e coinvolgimento attivo nella vita della Yeshivah.

È fondamentale chiarire che nessuno deve sentirsi inadeguato per principio. Sentirsi incapaci è una percezione soggettiva, ma non corrisponde necessariamente a una realtà oggettiva. La Scrittura ci mostra come anche Mosè si sentisse inadatto alla missione assegnatagli (Esodo 3–4), eppure fu proprio lui che Dio scelse ed equipaggiò. Dove Mosè non riusciva, Dio provvide Aronne come sostegno. Questo principio resta valido anche oggi: HaShem trasforma gli inadeguati in strumenti adeguati.

Chi afferma di non essere capace, pur avendo ricevuto da Dio almeno un carisma (1 Corisma 12), rischia di sminuire la scelta e l’opera dello Spirito Santo. Nessuno ha il diritto di dichiararsi incapace se Dio, nella Sua sapienza, ci ha resi utili per il Suo Regno.

È importante distinguere i propri limiti reali dalle scuse spiritualmente ingiustificate. Nascondersi dietro una presunta incapacità può diventare una forma di pigrizia o di timore mascherato. Chi si rifiuta di agire, di servire, di crescere, non potrà portare frutto — né poco né abbondante — e ciò contrasta con la volontà di Dio (Giovanni 12,24; 15,5.8; Matteo 25,14-30; Luca 19,11-27).

In quanto ambiente educativo e spirituale, la Yeshivah è il contesto ideale per iniziare a sperimentare, apprendere e migliorarsi nelle aree in cui si riconoscono lacune o fragilità, nel rispetto dei propri limiti e con sana autocoscienza (Romani 12,3). Ma questo implica anche iniziativa e volontà.

Per esempio, chi non sa scrivere, ma desidera farlo, chieda aiuto. Chi non sa pregare, chieda supporto. Chi ha desiderio di fare qualcosa per Dio ma pensa di non esserne capace, si sforzi con fiducia, perché non è la capacità umana a fare la differenza, ma il riempimento e il potenziamento dello Spirito Santo (2 Corinzi 3,5-6; Efesini 3,20).

La Yeshivat HaDerek si impegna a sostenere ogni studente desideroso di mettersi in gioco. Il Signore non chiama i capaci, ma rende capaci i chiamati — e lo fa per la Sua gloria.

La Direzione della Yeshivat HaDerek si riserva la facoltà di nominare un rappresentante degli studenti, figura incaricata di favorire la comunicazione tra il corpo studentesco e la Direzione, raccogliere segnalazioni, proporre iniziative e collaborare nell’organizzazione della vita scolastica.

La nomina potrà avvenire:

  • su iniziativa diretta della Direzione, in base all’osservazione della maturità, dell’equilibrio e dello spirito di servizio di uno studente;
  • oppure tramite votazione collettiva, che si terrà una volta l’anno attraverso un apposito questionario anonimo distribuito a tutti gli studenti interni.
    • In caso di votazione collettiva, tutti gli studenti interni saranno inseriti nella lista dei candidati, e ciascuno studente voterà il candidato preferito ma non sé stesso/a.
    • Se nelle votazioni due studenti riceveranno il pari punteggio più alto, si voterà nuovamente per ballottaggio o, a discrezione della Direzione, saranno nominati entrambi: uno a rappresentante e l'altro a vice-rappresentante del corpo studenti.
    • Sarà richiesta a entrambi la massima collaborazione fraterna. Eventuali spiriti conflittuali o competizioni comporteranno la rimozione dell'incarico per uno o per entrambi gli studenti.

Il rappresentante (e il vice) sarà scelto per un mandato annuale e potrà essere confermato o sostituito a discrezione della Direzione o in seguito a nuova consultazione. Tale incarico, pur non conferendo autorità dottrinale o disciplinare, implica un ruolo di fiducia e responsabilità, volto al bene comune della Yeshivah.

Responsabilità del Rappresentante (o vice) degli Studenti

Il rappresentante degli studenti (il più votato) e il suo eventuale vice (il secondo più votato) avrà le seguenti mansioni e responsabilità:

  1. Punto di riferimento per gli studenti interni, favorendo un clima di dialogo, ascolto e collaborazione all’interno della comunità della Yeshivah.
  2. Raccogliere proposte, suggerimenti e segnalazioni provenienti dagli studenti, presentandole alla Direzione in modo costruttivo e rispettoso.
  3. Facilitare la comunicazione tra corpo studentesco e Direzione, contribuendo a chiarire dubbi, diffondere informazioni rilevanti e trasmettere comunicazioni ufficiali.
  4. Collaborare con la Direzione nell’organizzazione di attività interne, eventi, incontri tematici o iniziative speciali, quando richiesto.
  5. Incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti alla vita della Yeshivah, promuovendo spirito di unità, rispetto reciproco e impegno costante.
  6. Monitorare il benessere spirituale e relazionale del corpo studentesco, segnalando con tatto eventuali situazioni di disagio, conflitto o isolamento.
  7. Sostenere nuovi studenti durante il loro inserimento nel percorso formativo, offrendo orientamento pratico e supporto fraterno.
  8. Essere esempio di maturità, rispetto e serietà, incarnando i valori della Yeshivah e promuovendone lo spirito anche al di fuori degli incontri ufficiali.
  9. Rispettare la riservatezza delle informazioni ricevute nel suo ruolo, mantenendo un atteggiamento discreto e responsabile.
  10. Collaborare, se richiesto, con eventuali altri referenti nominati per gruppi specifici, corsi o progetti.

Il rappresentante potrà essere affiancato da uno o più studenti collaboratori, a discrezione della Direzione, per facilitare la gestione dei compiti sopra elencati.

 Comunicato per gli studenti con e senza
una chiesa locale

Come comportarsi nei confronti della Yeshivat HaDerek e del direttore della scuola?

Questo articolo garantisce protezione sia al ruolo didattico dell'insegnante, sia alla sana relazione con le chiese locali, nel pieno rispetto del Corpo del Messia e della sua diversità ministeriale.

La Yeshivat HaDerek è una realtà inclusiva che accoglie studenti senza chiesa locale, sia studenti già inseriti in una comunità. Tuttavia, la priorità di ammissione è riservata a coloro che non frequentano una chiesa, poiché la scuola è nata con l’intento di offrire a questi ultimi un punto di riferimento spirituale, evitando l’isolamento e favorendo, nel tempo, la ricerca di una comunità locale.

Per garantire chiarezza di ruoli ed evitare fraintendimenti, gli studenti con chiesa devono essere consapevoli dei seguenti articoli.

Secondo il servizio di diakonia del dottore della Parola (moreh), questa figura è incaricata della trasmissione della conoscenza biblica in modo accurato, sistematico e approfondito. Il suo compito è quello di equipaggiare la fratellanza nella comprensione delle Scritture e nel discernimento delle operazioni dello Spirito Santo. Tuttavia, il riconoscimento ufficiale di tali operazioni spetta ai pastori e agli anziani delle rispettive chiese locali, attraverso l’imposizione delle mani (1 Timoteo 4,14; 2 Timoteo 1,6).

Gli studenti già inseriti in una comunità locale hanno (o dovrebbero avere) un pastore di riferimento. Le questioni personali, familiari, coniugali, lavorative o psicologiche che non rientrano nell’ambito scolastico devono essere affrontate con il proprio pastore, non con l'insegnante di questa scuola.

La Yeshivah, in tal senso, funziona come una scuola: gli insegnanti non sono tenuti a occuparsi della vita privata degli studenti, così come in una scuola pubblica secolare un docente non assume il ruolo di genitore. L'insegnante ha il dovere di rispettare il ruolo pastorale di altri servi di Dio e non può né deve sostituirsi a loro.

Solo gli studenti privi di una chiesa locale potranno, nei limiti della discrezione e della privacy, rivolgersi all'insegnante per ricevere orientamento personale o spirituale.

Pertanto, gli studenti con chiesa che desiderano ricevere consiglio dall'insegnante su questioni personali dovranno prima confrontarsi con il proprio pastore. In caso contrario, l'insegnante non proseguirà la consulenza pastorale, ma inviterà lo studente a riferirsi alla propria guida spirituale locale.

Se, nonostante ripetuti avvisi, uno studente con chiesa continuerà a coinvolgere l'insegnante in ambiti non pertinenti alla scuola, ciò sarà considerato una grave negligenza. Tale atteggiamento compromette l’ordine spirituale e la trasparenza nei rapporti con i pastori locali, e comporterà l’espulsione immediata dalla Yeshivah.

Questa normativa non nasce da uno spirito di esclusione, ma da un profondo rispetto per i ruoli ministeriali e da una volontà di trasparenza. La Yeshivat HaDerek non intende generare conflitti con le chiese locali né essere percepita come alternativa alla guida pastorale già esistente.

La Yeshivat HaDerek non ruba le pecore a nessuno.