Asset scolastico
Aggiornato il 09/01/2025
Carriera e crescita nella Yeshivah
Scopri come diventare un docente o direttore della Yeshivat HaDerek.
Studenti con e senza kehillah
Interazione tra studenti senza/con kehillah e i docenti.
Ruoli e incarichi vari
Nella nostra Yeshivah non si sta con le mani in mano: si collabora!
Chi può/non può insegnare?
La Yeshivat HaDerek ha l’obiettivo di formare studenti modello, radicati e ben preparati in Scrittura, e futuri potenziali insegnanti sia per la Yeshivah che per la chiesa di cui si fa parte. Indipendentemente dal titolo di studio (licenza elementare/media, maturità, laurea/dottorato), tale opportunità è aperta agli studenti, sia uomini sia donne, che dimostreranno di possedere non solo le conoscenze apprese, ma soprattutto i doni e i carismi spirituali necessari per l’insegnamento, tra cui il dono di parola: «dono di conoscenza» e la «parola di sapienza» (1 Cor. 1,5; 12,8). Ovviamente, coloro che non manifestano questi doni non potranno insegnare, poiché, come dice la Scrittura: «non siate in molti a fare da maestri» (Giac. 3,1). Fintanato che non ci si sarà allineati con i corsi preliminari Alef e Bet e quelli avanzati come Teologia Messianica e altri, non potrà assumere alcun incarico ufficiale di insegnamento.
Corpo docenti
Per far parte del corpo docenti ufficiale ed essere nominati morim (guide, insegnanti) della Yeshivat HaDerek, sarà necessario aver completato almeno 6 moduli di Teologia Messianica e specializzarsi in almeno un modulo di questi. Il profilo dei nuovi docenti e collaboratori sarà inserito nella pagina Leadership del portale, e ciascun docente sarà specializzato nell’insegnamento della materia con la quale si sentirà maggiormente a proprio agio. Sarà preferibile che la materia di insegnamento sia attinente al proprio dono o carisma spirituale.
Sia chiaro che il riconoscimento di un dono, carisma o incarico all’interno della Yeshivat HaDerek va considerato ufficioso e a titolo collaborativo, in quanto, secondo le direttive della Scrittura, un dono, carisma o ministero va ufficialmente riconosciuto attraverso l’imposizione delle mani da parte degli anziani della propria chiesa di appartenenza (1 Tim. 4,14; 2 Tim. 1,6; Eb. 6,2). La Yeshivat HaDerek non ordina ufficialmente nessun ministro, salvo per incarichi interni alla scuola stessa, ma ha l’obiettivo di equipaggiare ministri e ministeri, sia già attivi (nella propria chiesa locale) che potenziali.
Yeshivah come porto di partenza, non di arrivo
Nonostante la Yeshivah rappresenti un porto sicuro per coloro che non hanno una comunità locale e offra un approccio unico allo studio della Parola di Dio da una prospettiva messianica, il desiderio della Yeshivah è che nessuno si arrenda e smetta di chiedere al Signore di guidarli e indirizzarli verso una comunità locale, pur riconoscendo le difficoltà che le assemblee stanno attraversando in questo periodo di sfide generali. Tuttavia, siamo certi che il piccolo gregge di Yeshua è sparso in ogni angolo del mondo, pronto a rispondere alla Sua chiamata. Frequentare e partecipare agli incontri di una comunità locale non solo previene l’isolamento dalla fratellanza e favorisce il contatto umano diretto, ma rappresenta anche un’opportunità per mettere in pratica il discepolato, trasmettendo ad altri ciò che si apprende nella Yeshivah. Se questo viene a mancare, il discepolato resta infruttuoso.
Direzione della Yeshivah
Gli studenti che completeranno l’intero percorso di Teologia Messianica, costituito da dieci moduli, potranno ricevere la nomina di vicedirettore/vicedirettrice ufficiale della Yeshivat HaDerek. Questa figura farà le veci del Rosh in sua assenza. Per ottenere tale incarico, sarà necessario sostenere un esame per singolo modulo, suddiviso in tre fasi, e ciascun esame avrà un suo voto che verrà sommato per la valutazione finale.
- Una tesina con traccia fornita dal docente (30% del voto finale)
- Uno scritto da svolgere in presenza via ZOOM (50% del voto totale)
- Un esame orale, in presenza via ZOOM (20% del voto finale)
La nomina a questo incarico non richiede necessariamente la partecipazione ai moduli di Teologia Messianica in modalità frontale, percorso della durata minima di 3 anni. Pertanto, gli studenti che avranno studiato i dieci moduli autonomamente, indipendentemente dalla frequenza agli incontri frontali (previo completamento dei corsi Alef e Bet e tutti quelli a libero accesso), e si sentiranno pronti, potranno sostenere gli esami per ciascuna disciplina (dieci esami da tre fasi ciascuno). L’idoneità alla vice-direzione non dipenderà esclusivamente dalla votazione minima e insindacabile di 91/100, ma anche dalla dimostrazione di spiccate capacità organizzative, gestionali e di leadership. Sarà fondamentale, pertanto, come requisito più importante del voto finale stesso, mostrare spiccate attitudini di leadership, come i «doni di governo» (1 Cor. 12,28). Il/la Vice potrà essere anche docente (se sa insegnare), in base alla materia di preferenza o inclinazione al dono/carisma ricevuto.
I ruoli e gli incarichi "secondari" nella Yeshivat HaDerek sono pensati tenendo conto delle inclinazioni personali e della disponibilità di tempo di ciascuno studente. I nuovi studenti dovranno aver frequentato la Yeshivah per almeno un anno prima di valutare per loro l’assegnazione di incarichi più particolari.
Va precisato che nessuno dovrebbe sentirsi incapace di svolgere un compito, poiché sentirsi inadeguati (sensazione soggettiva) non equivale a esserlo de facto (realtà oggettiva). Mosè, per esempio, si percepiva incapace, e si inventava pure delle scuse per non fare, ma Dio lo scelse proprio perché lo aveva equipaggiato di quelle capacità necessarie per fare quello che doveva fare. A ogni modo, Dio nominò Aronne per aiutare Mosè là dove lui non era in grado di fare nel concreto. HaShem, infatti, può trasformare gli inadeguati in persone adeguate. Se crediamo in un Dio che opera tali trasformazioni e miracoli in modo evidente e tangibile, mediante il riempimento del Suo Spirito, non dobbiamo auto-sabotarci. Così come l’uomo non ha alcun diritto di rendere impuro ciò che Dio ha reso puro, altrettanto nessuno ha il diritto di definire incapace chi Dio ha reso capace. Avendoci equipaggiati almeno con un dono, qualunque esso sia, significa che siamo abilitati per quello; pertanto, definirci incapaci di tutto equivale a sminuire anche quella scelta divina nell’averci conferito un determinato dono o carisma.
È importante non definire la propria incapacità come un pretesto per evitare di agire. Chi si rifiuta di fare non può portare né poco né «molto frutto», e chi non porta frutto non è gradito a Dio (Giov. 12,24; 15,5.8; cfr. Mt. 25,14-30; Lc. 19,11-27). Poiché ci troviamo in un contesto scolastico, dove l’apprendimento è l’attività centrale, questo è il luogo ideale per iniziare a imparare e praticare ciò che riteniamo di non saper fare. È necessario migliorarci proprio in quelle aree in cui riconosciamo di avere delle lacune, pur riconoscendo i propri limiti e sapere cosa si può effettivamente fare e cosa no (Rom. 12,3).
Chi non sa scrivere ma vorrebbe imparare a farlo, chieda aiuto; chi non sa pregare, impari a farlo; chi non sa fare determinate cose ma vorrebbe farle, si sforzi ad apprenderle. La Yeshivah supporterà in questo. A volte, a frenarci è più l’assenza di volontà che di capacità. Se ci consideriamo figli e figlie di Dio incapaci, attribuiamo a Dio l’incapacità di averci dato un compito, perciò ricordiamoci che lo Spirito Santo ci equipaggia e ci rende capaci (riempimento = potenziamento) di fare ciò che per noi può sembrare impossibile, e questo per la gloria di Dio!
La Yeshivat HaDerek è una realtà inclusiva che accoglie sia studenti senza chiesa, sia quelli che frequentano una comunità locale. La priorità di ammissione è riservata agli studenti senza chiesa, poiché la scuola è stata fondata proprio con l’intento di offrire loro un punto di riferimento sano e prevenire un isolamento totale, con la speranza e l’aspettativa che possano un giorno non troppo lontano integrarsi in una chiesa locale. Pertanto, gli studenti con chiesa devono essere consapevoli di alcune considerazioni per evitare fraintendimenti o equivoci riguardo alla figura e al ruolo del moreh nella Yeshivah, o di eventuali futuri insegnanti della scuola, nei loro confronti.
Comunicato rivolto agli studenti con chiesa
Anzitutto, il moreh riveste esclusivamente il ruolo di guida didattica, con la responsabilità di trasmettere agli studenti che desiderano studiare la Scrittura in modo sistematico e approfondito tutte le conoscenze necessarie per la loro crescita nella comprensione biblica. Il suo compito è quello di equipaggiarli affinché possano discernere e sviluppare anche i doni che lo Spirito Santo ha conferito loro. Tuttavia, per quanto riguarda gli studenti che fanno parte di una chiesa, sarà competenza dei loro pastori e degli anziani riconoscere ufficialmente tali doni, attraverso l’imposizione delle mani.
In secondo luogo, il moreh non è pastore delle pecore altrui: gli studenti che fanno parte di una comunità locale hanno (o dovrebbero avere) un pastore di riferimento. Pertanto, per quanto riguarda le questioni personali (famiglia, problemi di coppia, lavoro, ecc.) che non hanno nulla a che fare con la Yeshivat HaDerek, gli studenti con chiesa sono tenuti a rivolgersi al proprio pastore. In questo modo si eviterà di sovraccaricare il moreh o chi al suo posto assegnandogli compiti e “preoccupazioni” che non gli competono. Da questo punto di vista, una Yeshivah funziona in maniera analoga a una scuola secolare: gli studenti con una famiglia non sono tenuti a coinvolgere i propri insegnanti (morim) sui problemi personali e privati, ma dovrebbero rivolgersi ai propri genitori (pastori e anziani). Il moreh è chiamato a svolgere un ruolo didattico, lasciando la cura personale e pastorale nelle mani di coloro che hanno già questa responsabilità nella vita extra scolastica degli studenti.
Il moreh non ha il compito di pascere le pecore di altri pastori, se tali pecore sono già sotto la supervisione di un pastore. Il suo ruolo è limitato alle questioni interne alla scuola, mentre le questioni esterne non rientrano nelle sue competenze. Solo gli studenti senza chiesa possono rivolgersi al moreh per questioni personali, nel rispetto dei limiti della privacy, ovviamente.
Nel caso in cui uno studente o una studentessa con chiesa desideri consultare il moreh per questioni personali senza averne prima parlato con il proprio pastore, il moreh inviterà lo studente a confrontarsi prima con il suo pastore. Fintanto che tale confronto non sarà avvenuto, il moreh non proseguirà la conversazione, esortando lo studente a risolvere la questione con il pastore. Nel caso in cui, nonostante diversi richiami e avvisi, si continui a insistere nel coinvolgere il moreh in questioni che non riguardano la Yeshivat HaDerek, tale comportamento sarà considerato una grave negligenza. Questo atteggiamento non sarà tollerato e comporterà l’espulsione dalla scuola, nel rispetto delle regole e della natura didattica della Yeshivah.
Questa disposizione non va interpretata come una chiusura egoistica o una penalizzazione verso gli studenti con chiesa, ma piuttosto come una questione di correttezza, trasparenza e onestà da parte del moreh nei confronti degli altri servi di Dio non coinvolti nella Yeshivah. Per questo è importante che gli studenti con chiesa creino ponti fra la Yeshivah e le loro chiese, in modo da evitare che si vengano a generare conflitti d’interesse. Per evitare questi conflitti con i pastori che potrebbero sentirsi derubati delle pecore, il moreh non può né deve sostituire i pastori o svolgere il lavoro che spetta a loro. Se uno studente con chiesa non si sente a suo agio con il proprio pastore o ha difficoltà a confidarsi con lui per qualunque motivo, questa è una questione che lo studente deve imparare a risolvere direttamente con il proprio pastore, non con il moreh.
Il moreh dev’essere tenuto al di fuori delle questioni personali e private degli studenti con chiesa. Questo è uno dei motivi per cui la Yeshivat HaDerek applicherà criteri più rigorosi nell’ammissione di futuri studenti con chiesa a partide dall'anno 2025. Il moreh non è autorizzato ad assumere il ruolo di supplente pastorale per le pecore che sono già sotto la cura e supervisione di un pastore. Attualmente, la Yeshivah non collabora con nessuna chiesa locale e non ha il benestare di nessun pastore.
Infine, se alcuni concetti espressi possono sembrare ridondanti o ripetitivi, è perché l’intento è garantire che il messaggio venga compreso chiaramente da tutti gli studenti, presenti e futuri, e senza scuse.
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