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HaDerek FORUM

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Shalom Daniele, 


Volevo chiederti la giusta esegesi per poi applicare l'ermeneutica sulla passo in Mc 10,17-27 che tratta del giovane ricco che va da Yeshua chiedendogli cosa deve fare per ricevere la vita eterna.

Mi voglio soffermare sul paragone che fa Yeshua del ricco con il cammello. Perché proprio il cammello? So che cammello è un animale impuro. Quello che mi viene in mente è che il cammello ha due gobbe che fanno da riserva d'acqua oltre ad essere un animale da carico.  

La cruna di un ago la traduzione mi pare è impropria, è la porta piccola in un porticato, ecco che il cammello non ci può entrare. Yeshua paragona il ricco con il cammello perché le 2 gobbe del cammello può significare il cuore doppio del ricco per il fatto di osservare i comandamenti ma anche di amare le ricchezze?

L'insegnamento è di non fare affidamento sulle proprie ricchezze, che non devono essere per forza materiali, ma di seguire Yeshua , che fissò negli occhi del ricco e lo amò è scritto. 

La porta è Yeshua, una porta stretta rispetto al portone, che implica proprio l'impossibilità al uomo carnale che fa affidamento alle proprie forze di entrare dalla porta stessa. Seguire Yeshua è la vera ricchezza, lasciando ciò che impedisce di entrare da quella porta le ricchezze che fanno da sostegno. Non si posso servire due padroni (cammello 2 gobbe, le due gobbe due padroni).

La mia interpretazione probabilmente non è quella biblica ma sto cammello perché? 


Grazie mille per la risposta.

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Si grazie mille Daniele per la risposta. 

È interessante l'uilizzo del cammello, perché é un animale maunsueto ubbidiente al padrone, un animale da carico. È anche un animale che puó vivere indipendente, puó sopravvivere per molte tempo nel deserto e stando divers tempo senza magiare. L'uomo (giovane ricco) vorebbe servire Dio (cammello come animale che ubidisce al padrone, si lascia addomesticare) ma anche grazie alle sue forze e ricchezze vuole essere anche indipendente. Con questo volevo intendere il cuore doppio del giovane ricco paragonato al cammello per queste sue caratteristiche da vivere indipendente e essere un animale domestico.  

Da qui ho un'altra domanda...come discepoli del Yeshua siamo paragonati a delle pecore. Le pecore come aninale, mi ha fatto notare Letizia, é un animale che più dipendente dal padrone é più vulnerabile, é al servizio del suo padrone e riconosce la sua voce. Quindi non é anche un caso che Yeshua ci paragona a delle pecore. 

La domanda é: come discepoli di Yeshua, ribadisco un credente nato di nuovo e che cammina nello Spirito Santo, possiamo essere paragonati ad altri animali? 

Nella Bibbia non ricordo che i discepoli vengono paragonati ad altri animali. I falsi ministi sono lupi travestiti da pecore. Prima della conversione siamo qualsiasi animale puro e impuro (tavola imbadita), dopo la conversione diventiamo tutti pecore e facciamo parte del gregge del Signore. Quindi non so se é appropriato paragonare un credente ad un altro animale come per esempio il cane, che nella Bibbia non é un animale che viene considerato allo stesso modo come si considera oggi.

Grazie per la risposta.

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L’uso di immagini animali è un elemento ricorrente nell’insegnamento rabbinico. Vivendo immersi in un contesto agricolo e pastorale, gli antichi Israeliti erano costantemente a contatto con animali utilizzati non solo per il lavoro nei campi e l’allevamento, ma anche come mezzi di trasporto, come cammelli, cavalli e asini. Non sorprende, quindi, che molti insegnamenti si servano di metafore tratte dal mondo animale.

Prendiamo, per esempio, la pecora. Non è solo la sua natura docile e incline all’obbedienza a renderla un simbolo appropriato per il discepolo, ma il fatto che fosse l’animale più comunemente allevato dagli ebrei. In un contesto in cui la pastorizia era il mestiere più diffuso, l’analogia tra Dio come Pastore e il credente come pecora diventa immediatamente comprensibile e potentemente evocativa.

Ma possiamo essere paragonati anche ad altri animali? Assolutamente. Yeshua stesso invita i discepoli a essere «semplici come colombe e astuti come serpenti» (Mt. 10,16). In questo caso, però, la colomba e il serpente non rappresentano il discepolo in quanto individuo, ma aspetti specifici del suo carattere: la bontà innocente della colomba e la scaltrezza strategica del serpente. In altre parole, se la pecora incarna il discepolo nella sua essenza, gli altri animali richiamano tratti particolari del temperamento, delineando il comportamento che un discepolo dovrebbe adottare in determinate circostanze.

Dunque, mentre la pecora resta l’emblema per eccellenza del discepolo come individuo, gli altri animali fungono da strumenti didattici per modellare atteggiamenti e comportamenti, affinché il credente possa essere al contempo docile e perspicace, buono ma non ingenuo.

Shalom Marco,

il tuo messaggio contiene molti spunti interessanti e merita una risposta strutturata. Partiamo dall'esegesi per poi passare all'ermeneutica.

1. Esegesi di Marco 10,17-27

Il contesto di Mc. 10,17-27 è la conversazione tra Yeshua e un uomo ricco che desidera ereditare la vita eterna. Il giovane ricco dichiara di aver osservato i comandamenti fin dalla giovinezza, ma Yeshua gli dice di vendere tutto, dare il raicavato ai poveri e seguirlo. Di fronte a questa richiesta, il giovane se ne va triste, poiché possedeva molti beni.

Quando Yeshua parla della difficoltà per i ricchi di entrare nel Regno di Dio, usa l'iperbole del cammello e della cruna di un ago. L'uso del cammello in questa analogia ha diverse possibili interpretazioni:

  • Iperbole semitica: nella cultura ebraica, il cammello era l'animale più grande comunemente conosciuto (la Bibbia, infatti, non menziona mai l'elefante), e la cruna di un ago rappresenta un'apertura estremamente piccola. L'iperbole serve a sottolineare l'impossibilità umana di raggiungere la salvezza con le proprie forze, indipendentemente dalle ricchezze o dai meriti.
  • Traduzione ebraica/aramaica: alcuni studiosi sostengono che Yeshua possa aver usato un termine simile a gamla (corda o fune), che nel trascrivere in greco sarebbe diventato kamelos (cammello). Nel mio libro Il Gallo di Gerusalemme approfondisco la questione.
  • La porta "cruna dell'ago": l'idea che la cruna dell'ago fosse una porta stretta a Gerusalemme appare per la prima volta in commentari medievali e non è presente nel contesto del I secolo.
L'analogia del Cammello

Il cammello è un animale impuro secondo la Torah (Lev. 11,4), ma il motivo per cui Yeshua lo utilizza qui non ha a che fare con l'impurità. Piuttosto, il cammello rappresenta un'entità grande e ingombrante, carica di beni e ricchezze, che non può passare attraverso una stretta apertura. L'analogia verte quindi sulla sproporzione tra le dimensioni del cammello e l'apertura della cruna dell'ago, per indicare l'irrealizzabilità di entrare nel Regno di Dio confidando nei propri beni materiali o nei propri sforzi.

Le gobbe come mefafora?

Il parallelo che hai fatto tra le due gobbe e il cuore doppio del ricco è interessante ma non trova supporto nel testo biblico né nei commentari rabbinici. Tuttavia, è un'immagine evocativa che può essere utilizzata in un contesto omiletico (predicazione) per indicare la divisione interiore di chi è diviso tra due padroni: Dio e le ricchezze (cfr. Mt. 6,24).

2. Ermeneutica del testo

L'ermeneutica qui ci porta a riflettere sul significato del sacrificio delle ricchezze per seguire Yeshua. Non si tratta semplicemente di un atto esterno, ma di un completo cambiamento di mentalità e priorità.

  • Il messaggio centrale: Yeshua non condanna le ricchezze in sé, ma l'attaccamento ad esse come ostacolo all'entrata nel Regno.
  • La porta stretta: in Giov. 10,9, Yeshua si definisce La Porta. La porta stretta implica l'abbandono di tutto ciò che ci appesantisce (come il cammello carico) per poter entrare nudi, senza appoggiarsi ai propri meriti o possedimenti.
  • Il cuore doppio: Giac. 1,8 parla dell'uomo dalla mente doppia, instabile in tutte le sue vie. La ricchezza, in questo contesto, rappresenta un sostegno alternativo a Dio che impedisce di affidarsi totalmente a Yeshua.

Il cammello quindi non rappresenta specificamente un cuore doppio, ma piuttosto l'impossibilità umana di entrare nel Regno di Dio confidando nei propri mezzi e stazza. La cruna dell'ago è l'ingresso angusto del Regno, che richiede totale dipendenza da Dio e il rifiuto di ogni sicurezza terrena. Yeshua, fissando lo sguardo sul giovane ricco e amandolo, gli indica l'unica via possibile: vendere tutto, dare ai poveri e seguirlo. Se dovessimo fare l'analogia tra le due gobbe del cammello con il cuore doppio, significa "giudicare" l'opera creatrice di Dio: le due gobbe sono state create da Dio e fanno parte dell'animale; mentre il cuore doppio no, è un fattore interiore non creaturale. Anzi, è proprio grazie alle due gobbe che il cammello può avere il suo sostentamento, in quanto serbatoi di acqua.

Spero di averti risposto,

Shalom!

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