Shalom Marco,
il tuo messaggio contiene molti spunti interessanti e merita una risposta strutturata. Partiamo dall'esegesi per poi passare all'ermeneutica.
1. Esegesi di Marco 10,17-27
Il contesto di Mc. 10,17-27 è la conversazione tra Yeshua e un uomo ricco che desidera ereditare la vita eterna. Il giovane ricco dichiara di aver osservato i comandamenti fin dalla giovinezza, ma Yeshua gli dice di vendere tutto, dare il raicavato ai poveri e seguirlo. Di fronte a questa richiesta, il giovane se ne va triste, poiché possedeva molti beni.
Quando Yeshua parla della difficoltà per i ricchi di entrare nel Regno di Dio, usa l'iperbole del cammello e della cruna di un ago. L'uso del cammello in questa analogia ha diverse possibili interpretazioni:
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Iperbole semitica: nella cultura ebraica, il cammello era l'animale più grande comunemente conosciuto (la Bibbia, infatti, non menziona mai l'elefante), e la cruna di un ago rappresenta un'apertura estremamente piccola. L'iperbole serve a sottolineare l'impossibilità umana di raggiungere la salvezza con le proprie forze, indipendentemente dalle ricchezze o dai meriti.
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Traduzione ebraica/aramaica: alcuni studiosi sostengono che Yeshua possa aver usato un termine simile a gamla (corda o fune), che nel trascrivere in greco sarebbe diventato kamelos (cammello). Nel mio libro Il Gallo di Gerusalemme approfondisco la questione.
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La porta "cruna dell'ago": l'idea che la cruna dell'ago fosse una porta stretta a Gerusalemme appare per la prima volta in commentari medievali e non è presente nel contesto del I secolo.
L'analogia del Cammello
Il cammello è un animale impuro secondo la Torah (Lev. 11,4), ma il motivo per cui Yeshua lo utilizza qui non ha a che fare con l'impurità. Piuttosto, il cammello rappresenta un'entità grande e ingombrante, carica di beni e ricchezze, che non può passare attraverso una stretta apertura. L'analogia verte quindi sulla sproporzione tra le dimensioni del cammello e l'apertura della cruna dell'ago, per indicare l'irrealizzabilità di entrare nel Regno di Dio confidando nei propri beni materiali o nei propri sforzi.
Le gobbe come mefafora?
Il parallelo che hai fatto tra le due gobbe e il cuore doppio del ricco è interessante ma non trova supporto nel testo biblico né nei commentari rabbinici. Tuttavia, è un'immagine evocativa che può essere utilizzata in un contesto omiletico (predicazione) per indicare la divisione interiore di chi è diviso tra due padroni: Dio e le ricchezze (cfr. Mt. 6,24).
2. Ermeneutica del testo
L'ermeneutica qui ci porta a riflettere sul significato del sacrificio delle ricchezze per seguire Yeshua. Non si tratta semplicemente di un atto esterno, ma di un completo cambiamento di mentalità e priorità.
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Il messaggio centrale: Yeshua non condanna le ricchezze in sé, ma l'attaccamento ad esse come ostacolo all'entrata nel Regno.
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La porta stretta: in Giov. 10,9, Yeshua si definisce La Porta. La porta stretta implica l'abbandono di tutto ciò che ci appesantisce (come il cammello carico) per poter entrare nudi, senza appoggiarsi ai propri meriti o possedimenti.
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Il cuore doppio: Giac. 1,8 parla dell'uomo dalla mente doppia, instabile in tutte le sue vie. La ricchezza, in questo contesto, rappresenta un sostegno alternativo a Dio che impedisce di affidarsi totalmente a Yeshua.
Il cammello quindi non rappresenta specificamente un cuore doppio, ma piuttosto l'impossibilità umana di entrare nel Regno di Dio confidando nei propri mezzi e stazza. La cruna dell'ago è l'ingresso angusto del Regno, che richiede totale dipendenza da Dio e il rifiuto di ogni sicurezza terrena. Yeshua, fissando lo sguardo sul giovane ricco e amandolo, gli indica l'unica via possibile: vendere tutto, dare ai poveri e seguirlo. Se dovessimo fare l'analogia tra le due gobbe del cammello con il cuore doppio, significa "giudicare" l'opera creatrice di Dio: le due gobbe sono state create da Dio e fanno parte dell'animale; mentre il cuore doppio no, è un fattore interiore non creaturale. Anzi, è proprio grazie alle due gobbe che il cammello può avere il suo sostentamento, in quanto serbatoi di acqua.
Spero di averti risposto,
Shalom!