Shalom Marco,
nel video sul tribunale del Messia (vedi allegato) ho spiegato che i peccati – o le opere malvagie – commessi prima della nuova nascita, ma già perdonati, non saranno oggetto di giudizio. Questo perché il sangue di Yeshua li ha cancellati una volta per tutte sulla croce. Non ha alcun fondamento teologico immaginare che Dio possa giudicare ciò che Egli stesso ha deciso di non ricordare più. La cancellazione dei peccati, infatti, diventa effettiva nel momento in cui si nasce di nuovo.
La Scrittura, in Ezechiele, insegna un principio simile: le opere giuste di chi si allontana e sceglie deliberatamente una vita nell’iniquità non saranno più ricordate; allo stesso modo, le opere empie di chi si ravvede non saranno più tenute in conto. È una dinamica di grazia e responsabilità, oltre che di equa giustizia divina che non è di parte e non è soggetta a favoritismi. Dio considera l'empio che si ravvede come il giusto che resta dritto; e considera il giusto che cade come l'empio che non si è mai ravveduto.
Il giudizio al tribunale celeste, che avverrà dopo il rapimento e prima del Millennio, riguarderà solo le opere compiute durante la vita cristiana. Tali opere saranno divise in due categorie: preziose e non preziose.
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Le opere preziose (paragonate a oro, argento e pietre preziose) saranno l’ornamento della Sposa.
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Le opere non preziose (paragonate a legno, paglia e stoppia) verranno consumate come dal fuoco (questo è un modo per dire che verranno "polverizzate", cioè cancellate anch'esse.
Questo giudizio non servirà per condannare o per perdonare, ma per purificare e perfezionare la Sposa. È come se, davanti allo specchio, la Sposa ricevesse gli ultimi ritocchi prima di presentarsi allo Sposo. Un esempio simile è quello di Giuseppe: prima di essere condotto dal faraone, fu lavato e rivestito di vesti candide e reso degno di presentarsi al suo cospetto. Sarà lo Sposo stesso, nel suo giudizio, a determinare questi ritocchi finali.
Le opere infruttuose sono tutte quelle che non producono frutti buoni. Non si tratta solo di “non aver fatto nulla”, ma anche di aver prodotto risultati negativi, pur in buona fede. Alcuni esempi:
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Le contese tra fratelli, che non edificano.
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L’insegnamento di dottrine errate, pur senza intenzione.
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L’orgoglio spirituale, cioè avere un concetto esagerato di sé.
- Naturalmente, tutto quello che il Signore perdona durante la vita cristiana, non verrà ricordato.
Anche se queste azioni non sono necessariamente peccati volontari, non porteranno frutto e saranno quindi bruciate come stoppia. Al contrario, siamo chiamati a portare molto frutto, attraverso opere buone e fondate sulla verità. Solo queste saranno premiate e ci conferiranno meriti durante il Millennio, secondo il giudizio dello Sposo.